Vuoi crescere professionalmente? Evita questi errori nel tuo linguaggio non verbale

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Il tuo linguaggio del corpo potrebbe essere proprio il tuo peggior nemico, ciò che non ti permette di arrivare dove vorresti essere.

Migliora te stesso.Ecco gli errori che devi assolutamente evitare nel tuo linguaggio non verbale

Il linguaggio non verbale rappresenta il 55% della comunicazione con il tuo interlocutore. Non averne il pieno controllo non ti aiuta.

Sei un adulto responsabile, e probabilmente, anzi certamente, ti impegni tantissimo nella tua vita di tutti i giorni, soprattutto quella lavorativa.

Questo per presentarti al meglio sia che tu sia un impiegato che deve avere a che fare con un capo e dei colleghi sia che tu sia un imprenditore che deve affrontare i suoi clienti.

Non Basta! Perché per quanto sia lodevole il tuo impegno, fare tutto ciò che le regole dicono, non ti faranno necessariamente arrivare lontano.

Il tuo linguaggio del corpo potrebbe essere proprio il tuo peggior nemico, ciò che non ti permette di arrivare dove vorresti essere. Lo meriteresti pure, visto l’impegno profuso.

Senza che tu te ne renda conto, potresti incrociare le braccia troppo spesso, fletterti troppo sulla sedia, ansimare al telefono. Anche se tante di queste piccole sfumature, potrebbero sembrare assolutamente normali nel confort di casa tua e in compagnia dei tuoi conoscenti, se lo fai sul tuo posto di lavoro ti potrebbe rendere agli occhi di chi ti sta difronte, ansioso e incompetente

Qui ci sono una serie di gesti che dovresti assolutamente evitare di fare

Stare scomposto alla scrivania

Sai cosa è lo slouching?

Tutti sanno che stare scomposto alla scrivania non è solo negativo per la schiena, ma potrebbe anche farti sembrare piccolo e poco importante.

Se ti rilassi troppo sulla tua postazione di lavoro potresti dare l’impressione di non essere attento o di annoiarti . Soluzione? Prova ad usare una scrivania alta lavorando in piedi. Questo non solo potrebbe farti stare dritto (e sarebbe un toccasana per la tua schiena), ma potrebbe far credere agli altri che sei più impegnato nel tuo lavoro.

Ruotare gli occhi

Ecco…semplicemente..non farlo! Il gesto è profondamente maleducato.

Incrociare, braccia, gambe e piedi

E’ un atteggiamento che potrebbe risultare rilassante mentre stai guardando le tue mail giornaliere o guardi distrattamente un video su youtube.

Tuttavia, questo comportamento non verbale potrebbe dare segnali negativi agli altri che sono intorno a te.

Ad esempio, potrebbero non interagire con te o non farlo profiquamente perché possono pensare che tu sia sulla difensiva, oppure peggio, che sei testardo o mantieni le distanze.

Questo non piace e pone gli altri nella condizione di allontanarsi o di fidarsi meno

Invadere lo spazio personale

Che tu sia super amichevole o meno con il tuo interlocutore, è meglio mantenere una buona distanza tra te ei tuoi colleghi di lavoro –  il tuo capo – o i tuoi clienti, quando comunichi su un argomento professionale.

Altrimenti, puoi far sentire l’altra persona a disagio e persino minacciata dalla tua presenza. La regola migliore da seguire? Secondo Square Up , da un metro a 2 metri e mezzo è la distanza ideale da mantenere con il tuo interlocutore

Non mantenere un contatto visivo

E’ convinzione generale che chi non mantiene lo sguardo: non si sente sicuro di ciò di cui sta parlando o preferisce non impegnarsi in conversazioni che ritiene imbarazzanti.

Dunque se vuoi aumentare le tue possibilità di avere conversazioni migliori con le persone al lavoro, guardale negli occhi quando tu o loro stanno parlando perché produce una connessione più profonda.

La stretta di mano debole

Non credo voglia delle ulteriori spiegazioni questo elemento. Meglio evitarla una stretta di mano piuttosto che darne una senza vigore o senza convinzione.

Non va bene neanche strattonare verso di se l’interlocutore ma una stretta dura e decisa aiuta a mettersi in una posizione di sicurezza

Entrare furtivamente in una stanza

Sei in ritardo? Sei l’ultimo ad arrivare? Quando entri in un ambiente saluta anche solo con un cenno, guardando gli ospiti. Non saltare mai questo passaggio

Sembrare annoiato

Forse sei solo concentrato o stai riflettendo su qualcosa di importante. L’impressione che dai è quella di essere profondamente annoiato. Noi infatti parliamo dell’impressione che stiamo dando con i nostri segnali non verbali

Quindi è importante stare sempre attenti a cio o a chi ci circonda. Cerchiamo di avere sempre un atteggiamento sicuro pimpante e concentrato

Sei veramente annoiato? Chiedi a qualche collega se ha bisogno di una mano…vuoi essere promosso? Datti da fare!

La foglia di fico

Non sai di cosa sto parlando? Facile.. è quando congiungi le mani davanti al tuo basso ventre. Si a foglia di fico…e bene quindi evitalo, è un gesto che denota insicurezza e difesa

Gesti nervosi continui

Scricchioli le nocche, giochi con i capelli, ti mordi le unghie e il labbro ecc.., sono tutti sotto esempi di” gesto nervoso”.

Anche in questo caso, sono tutti gesti che possono essere anche accettati nel confort della nostra vita privata.

Mostrare questi gesti di fronte il tuo capo o tuoi colleghi o peggio, tuoi clienti, può ridurre la tua credibilità e renderti incompetente.

Sai benissimo che non è cosi, allora meglio evitare questi piccoli errori. Chiedi a un collega in amicizia di avvisarti quando stai inconsciamente facendo uno di questi gesti nervosi. Più sei nervoso, più calmo e sicuro devi apparire, questo è vincente

Appoggiarsi alle pareti.

Sembra stupido da dire ma stiamo parlando di gesti involontari e di linguaggio non verbale. Capita e non deve! Dritti e piedi più larghi delle spalle

Non dimenticare di sorridere

Sorridere è uno dei modi più semplici per trasmettere sicurezza. Mostra il tuo impegno e metti tutti a proprio agio.

Nascondere le mani

Le metti dietro la schiena, lo fanno in tanti. Nel linguaggio non verbale denota mancanza di affidabilità.

Inoltre, secondo uno studio della Colgate University , le persone sono più inclini ad ascoltarti se usi le mani quando parli. Non parliamo di agitare le mani in aria come per chiedere aiuto, dovresti tenere i palmi aperti e rivolti verso l’alto mentre parli, per rafforzare un concetto e per essere considerato affidabile e aperto alle soluzioni.

Guardare l’orologio

Fai attenzione a non lanciare troppe occhiate al tuo orologio, specialmente se sei in una conversazione con un collega. Guardare l’orologio implica impazienza e può essere considerato irrispettoso.

Esprimersi con gesti esagerati

Va bene mantenere una piccola dose di informalità nel lavoro ma bisognerebbe tenere al minimo questi atteggiamenti. Gesti troppo appariscenti possono infatti denotare poca professionalità.

Se non sei con gli amici meglio limitarsi ad un cenno con il capo un occhiolino non esagerato ed un Ok con mano a mezz’aria

Non affrontare una conversazione

Anche se non stai intervenendo direttamente in una conversazione di gruppo, il tuo corpo dovrebbe essere proteso verso gli interlocutori. Atteggiamenti troppo rilassati o distensivi potrebbero dare l’impressione di non essere interessati

Usare il telefono

Ci vogliono poche spiegazioni a questo elemento. Usare il telefono mentre si è a colloquio con qualcuno   mostra una profonda mancanza di rispetto. Non puoi farne a meno? Chiedi scusa e il permesso di usarlo per un po

Essere avaro con cenni o sorrisi

Rimanere glaciali difronte un interlocutore perché completamente assorti da quello che si ascolta potrebbe essere lusinghiero per chi parla ma non sempre se ne rende conto. Cenni di conferma e sorrisi aiutano il dialogo non bisogna lesinare

Allontanarsi fisicamente dagli altri

Rimanere in disparte non aiuta mai, mai nessuno e questo nel lavoro cosi come nella vita sociale. Sei timido? Benissimo, devi combattere la timidezza. I rapporti interpersonali ti aiutano a crescere personalmente e professionalmente. Non puoi prescindere dai rapporti umani se vuoi crescere!

Ciao sono Carmine Rinaldi Laureato in “economia dell’azienda moderna” alla LUM Jean Monnet nel 2010. Il web è la mia grande passione e lo è anche tutto ciò che riguarda il web design e l’informazione. Ho gestito e scritto per blog di informazione generalista e ora sono Fondatore e amministratore Di Fircomp, agenzia che si occupa di web design e social marketing. Quando non sono immerso nei miei nuovi progetti digitali mi potete trovare immerso nella musica..la seconda mia grande passione

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